Lo Strappo Muscolare

Lo Strappo Muscolare

Cosa causa uno strappo muscolare

È considerata la lesione muscolare più grave, seguita da distrazione muscolare, stiramento muscolare e contrattura.
Lo strappo è generalmente provocato da un’eccessiva sollecitazione della muscolatura in seguito a una brusca contrazione, un movimento scorretto o uno scatto improvviso che va ad oltrepassare il limite fisiologico di tensione che il muscolo è in grado di sopportare.
Chi pratica attività sportive come ad esempio il calcio, sollevamento pesi, running o gare di sprint è quindi maggiormente soggetto a questo tipo di infortunio.

Altre cause secondarie o fattori predisponenti lo strappo muscolare sono:
• Allenamento e riscaldamento insufficiente o non idonei per l’attività sportiva che si va a praticare
• Eccessivo affaticamento muscolare
• Basse temperature che favoriscono la rigidità dei muscoli
• Camminare o giocare in un terreno sconnesso
• Abbigliamento o calzature non idonee
• Traumi diretti al muscolo
• Eccessivo peso corporeo (soprattutto per strappi alle gambe o alla zona lombare)
• Posture scorrette mantenute per lungo tempo (provocano una contrazione persistente e non fisiologica delle fibre muscolari predisponendole a rottura)

TIPI DI LESIONE MUSCOLARE

Le lesioni muscolari possono essere classificate in 5 diversi gradi e distinte a seconda del numero di fibre muscolari danneggiate dal movimento effettuato. In particolare troviamo:
1)Contrattura muscolare
2)Stiramento muscolare o elongazione muscolare
3)Primo grado
4)Secondo grado
5)Terzo grado

La contrattura muscolare è il tipo di lesione più leggero, caratterizzato dall’aumento involontario e permanente del tono muscolare. Questo aumento si manifesta, in media, dai 3 agli 8 giorni. Lo stiramento muscolare non è una vera e propria lesione bensì un infortunio, poiché le fibre restano intatte. Per essere precisi lo stiramento corrisponde ad un eccessivo allungamento delle fibre muscolari, il quale sorpassa le normali possibilità di allungamento del muscolo. Si risolve in media, nell’arco di 15 giorni.
Ben diverse sono le lesioni di primo, secondo e terzo grado. Nelle lesioni di primo grado si verifica un danneggiamento di poche fibre corrispondenti a meno del 5% delle fibre totali. Si tratta di un trauma doloroso a seguito del quale si creerà un tessuto cicatriziale per ricostruire il muscolo. I tempi di recupero variano solitamente dai 20 ai 30 giorni.
Nelle lesioni di secondo grado si verifica un danneggiamento di interi fascicoli muscolari che arriva fino al 75% delle fibre complessive. I tempi di recupero vanno solitamente dai 30 ai 45 giorni. Nelle lesioni di terzo grado la rottura riguarda la maggior parte o tutto il muscolo, quindi oltre il 75% delle fibre totali. I tempi di recupero superano i 45 giorni.

STRAPPO MUSCOLARE – CAUSE E FATTORI DI RISCHIO

Abbiamo già detto che gli strappi muscolari sono causati da sollecitazioni veloci, improvvise e sbagliate. Sebbene possano verificarsi in qualsiasi momento della giornata, questi sono piuttosto frequenti negli sport di tipo esplosivo.
Possiamo distinguere alcuni fattori di rischio che causano le lesioni delle fibre. Ecco un elenco:
• Salto della fase del riscaldamento
• Riscaldamento inadeguato rispetto allo sforzo da compiere (minore di 10-15 minuti)
• Situazione di squilibrio della forza tra i muscoli agonisti ed antagonisti
• Affaticamento muscolare eccessivo
• Situazione di asimmetria degli arti
• Infortuni pregressi della muscolatura
• Deficit della flessibilità articolare
• Deficit della flessibilità muscolare

STRAPPO MUSCOLARE – SINTOMI

Ci sono molteplici campanelli d’allarme che indicano la presenza di una lesione muscolare. In particolare, i sintomi più comuni sono:
• Forte dolore acuto
• Immobilità della zona colpita
• Gonfiore
• Muscolo duro e contratto al tatto, con possibilità di avvallamento
• Infiammazione
• Edema
• Emorragia
L’intensità del dolore che si avverte in questi casi varia a seconda della percentuale di fibre muscolari coinvolte: questa sarà maggiore in caso di traumi di secondo e terzo grado e minore nei casi di primo grado. Di fronte ad un trauma muscolare si verifica la rottura non solo delle fibre ma anche dei vasi sanguigni e dei capillari che irrorano i muscoli. É questo il motivo per cui spesso si riscontra la comparsa di ematomi di diversa grandezza. La lesione muscolare potrebbe, infine, essere anche collegata ad una lesione di tipo neurologico.


STRAPPO MUSCOLARE – RIMEDI

Consiste nel protocollo R.I.C.E. (acronimo inglese delle parole rest o riposo, ice o ghiaccio, compression o compressione, elevation o elevazione):
• Riposo: totale di almeno 1-2 settimane per le forme lievi, 15-30 giorni per i danni di II grado e oltre per quelli di III. Si consiglia di evitare sia lo sport che qualunque attività motoria riguardante il distretto specifico.
• Ghiaccio: spray o naturale da applicare con impacchi isolati (sacchetto plastico) e racchiusi in un panno di lana asciutto.
• Compressione: da effettuare durante l'impacco ma utile anche sotto forma di fasciatura.
• Elevazione: se possibile, il muscolo strappato dovrebbe essere posizionato al di sopra del livello del cuore, per facilitare il ritorno venoso e ridurre l'edema.

Come Massage Therapy può aiutare le persone che hanno subito una contrattura,stiramento o strappo muscolare.

1. Massaggio linfodrenante per un eventuale riduzione di edema
2. Diminuzione del dolore
3. Diminuzione e/o eliminazione di eventuali trigger points
4. ROM passivo o assistito nella fase iniziale per poi passare ad attivo e con resistenza nella fase finale
5. Tecnica della frizione per frammentare il tessuto cicatriziale
6. Rinforzamento muscolare della zona colpita
7. Fascial treatment per diminuire e/o eliminare adesioni
8. Kinesiology taping per diminuire il dolore, migliorare la postura e facilitare un precoce ritorno all’attività
9. Rieducare il paziente con esercizi di rafforzamento muscolare ed esercizi di stretching

COME PREVENIRE UNA LESIONE DELLE FIBRE MUSCOLARI

La prevenzione è la migliore arma che possiamo usare per evitare i traumi. Ecco degli accorgimenti che permettono di ridurre la possibilità di trovarsi di fronte ad una lesione del muscolo:
• Prima di svolgere qualsiasi attività fisica, dedica alcuni minuti a riscaldare i distretti muscolari. Questo processo è fondamentale per preparare il muscolo ad affrontare sforzi e sollecitazioni.
• Un ulteriore consiglio legato allo sport è quello di allenarsi regolarmente e – soprattutto – di farlo gradualmente e con cautela. Inizia con attività leggere per risvegliare i muscoli (come la ginnastica dolce) e solo dopo introduci attività più intense (come la sala pesi). Pratica sport dalle 2 alle 4 volte a settimana.
• Allenati solo quando sei nella giusta condizione fisica. Costantemente il nostro corpo ci invia dei segnali per cui se avverti forti dolori non sottovalutarli. Al contrario, i normali dolori post allenamento devono essere fronteggiati con il recupero, fondamentale per permettere ai muscoli di rigenerarsi. Ecco perché se non hai recuperato pienamente le energie o comunque non sei in piena forma il consiglio è di posticipare l’allenamento. Se il dolore persiste rivolgiti ad uno specialista.
• Scegli un abbigliamento idoneo rispetto al tipo di allenamento che stai svolgendo. In particolare, assicurati di indossare capi che ti permettano di muoverti liberamente e scarpe che diano il giusto sostegno alle tue articolazioni.
• Infine, al termine di una sessione di allenamento dedica sempre qualche minuto al defaticamento. Lo stretching però deve essere effettuato seriamente e con cautela. Se non sai come allungare i muscoli nel modo corretto, potresti comunque lesionare le fibre muscolari.