Fibromialgia

Fibromialgia

Fibromialgia

La fibromialgia o sindrome fibromialgica, termine che deriva da “fibro” che indica i tessuti fibrosi, (come tendini e legamenti) e “mialgia” (dolore muscolare), è caratterizzata da un aumento di tensione muscolare e dolore cronico diffuso associato ad affaticamento cronico e stanchezza debilitante con conseguente ripercussione sulla qualità della vita delle persone che ne sono affette.

Cause
La causa esatta all'origine della fibromialgia non è nota, ma si ritiene possano essere coinvolti da diversi fattori (biochimici, genetici, neurochimici, ambientali, ormonali e psicologici). La patogenesi di questa sindrome è infatti, un argomento molto discusso: non esistono ancora dati definitivi, ma molti studi cercano di approfondire l'interazione multifattoriale esistente alla base di questa sindrome.
In particolare, i ricercatori ritengono che la fibromialgia amplifichi le sensazioni dolorose (o ne riduca l'inibizione), influenzando il modo in cui il cervello elabora i segnali di dolore. I sintomi a volte iniziano dopo un trauma fisico, interventi chirurgici, infezioni od un significativo stress psicologico. In altri casi, i segni della fibromialgia si accumulano gradualmente nel tempo, senza alcun singolo evento di attivazione evidente.

I tender Points:
Sono stati individuati 18 punti sulla superficie del corpo, detti Tender Points, che rispondono con dolore circoscritto ad una digitopressione (pressione esercitata con le dita).
Tali punti sono così distribuiti:
• base del cranio
• base del collo posteriormente
• regione superiore delle spalle
• colonna vertebrale lungo il suo decorso
• clavicole
• torace
• regione esterna dell’avambraccio, circa 2 centimetri sotto il gomito
• regione trocanterica ( parte superiore ed esterna dell’anca)
• regione superiore dei glutei
• ginocchia.

Altri sintomi frequenti:
Oltre a quelli caratteristici (dolore, affaticamento) i sintomi che più frequentemente sono riferiti dai pazienti con fibromialgia sono:
• cefalea o emicrania
• estrema sensibilità al tatto
• disturbi della sfera affettiva
• dolore facciale
• sensazione di intorpidimento/formicolio
• difficoltà nella concentrazione
• ansia, depressione
• lombalgia
• rigidità muscolare
• crampi alle gambe
• dolore addominale con alternanza stipsi/diarrea

L’andamento dei sintomi varia in rapporto a numerosi fattori esterni che sono in grado di provocarne un peggioramento: fattori climatici (i dolori peggiorano nelle stagioni “di passaggio”, cioè primavera e autunno e nei periodi di grande umidità), fattori ormonali (peggioramento nel periodo premestruale, peggioramento in caso di disfunzioni della tiroide), e fattori stressanti.

DIAGNOSI
La diagnosi di fibromialgia viene presa in considerazione nei pazienti che presentano dolore generalizzato da almeno 3 mesi, soprattutto se accompagnato da vari altri sintomi fisici come l’affaticamento.
In passato, i medici basavano la diagnosi, in parte, sulla presenza di dolore in alcuni dei 18 punti indicati come punti sensibili. Ora, tuttavia, il numero di punti sensibili non è considerato importante quanto la presenza di sintomi tipici, e in particolare di dolore diffuso.
Per assicurarsi sicuri che la causa dei sintomi non sia un altro disturbo (come ipotiroidismo, polimialgia reumatica o un’altra patologia muscolare), spesso i medici prescrivono un esame del sangue. Ma nessun esame è in grado di confermare la diagnosi di fibromialgia.


Misure comportamentali

Per trattare alcuni sintomi della fibromialgia, come i disturbi del sonno, la prima regola è educare adeguatamente il paziente affinchè eviti comportamenti sbagliati, sia in campo dietetico che abitudinario.

Ridurre lo stress.
Il paziente affetto da fibromialgia dovrebbe, per quanto possibile, evitare o limitare gli sforzi eccessivi, le attività troppo gravose e lo stress emotivo, concedendosi quotidianamente del tempo per rilassarsi, senza ricorrere a drastici cambiamenti della consueta routine. 
Infatti, è fondamentale rimanere attivi, svolgendo senza limitazioni le normali attività quotidiane ed evitando prolungati periodi di inattività, poiché si rischierebbe di aumentare la rigidità muscolare e il dolore.

Migliorare la qualità del sonno.
La stanchezza debilitante e la facile affaticabilità sono alcuni dei sintomi che caratterizzano la presentazione clinica della fibromialgia. Oltre a rispettare un tempo sufficiente per il riposo notturno, potrebbe essere utile praticare abitudini, che consentano di ottimizzare la qualità del sonno, come ad esempio andare a letto e alzarsi alla stessa ora.

Il ruolo dell'attività fisica.
I pazienti fibromialgici devono essere incoraggiati a praticare una regolare attività fisica ad impatto lieve e di tipo aerobico, come camminare, nuotare o andare in bicicletta. Sono sufficienti 45 minuti circa, tre volte alla settimana, per ottenere benefici.Inizialmente, l'esercizio fisico potrebbe aumentare il dolore e la stanchezza, ma un approccio graduale e regolare spesso diminuisce i sintomi e consente di incrementare progressivamente la capacità funzionale. In generale, la raccomandazione è quella di mantenersi in movimento senza raggiungere il limite di affaticabilità del muscolo; in questo modo si evita di ottenere un effetto controproducente.

Mantenere uno stile di vita sano
Non esiste una specifica dieta da rispettare in caso di fibromialgia, come non esistono integratori alimentari che siano raccomandati per tutti i pazienti; ciò non toglie che per combattere dolore e stanchezza l'alimentazione assuma un ruolo importante. Molti pazienti fibromialgici hanno riferito un miglioramento dei sintomi nel corso di diete a basso contenuto di grassi. I consigli alimentari possono quindi essere così riassunti:
• Ridurre lo zucchero, soprattutto se raffinato;
• Limitare il consumo di carne rossa e preferire altre fonti di proteine animali (pesce, pollame, uova e latticini).
• Mangiare molta frutta e verdura fresca di stagione, per l'apporto di sali minerali e vitamine.
• Ridurre l'utilizzo del sale e bere molta acqua.
• Limitare l'uso di caffè e tè. Evitare i superalcolici.

Terapie alternative
Molti pazienti fibromialgici ricorrono a terapie alternative o complementari come
• Massage Therapy
• Agopuntura
• Yoga
• Integratori Alimentari

COME MASSAGE THERAPY PUÒ AIUTARE A DIMINUIRE I SINTOMI DELLA FIBROMIALGIA
• migliorare la qualità della vita di tutti i giorni
• miglioramento della qualità del sonno
• diminuzione del dolore
• diminuzione della tensione muscolare
• diminuzione del mal di testa
• diminuzione o eliminazione dei trigger points
• riduzione delle restrizioni fasciali
• miglioramento del raggio di azione sulla zona cervicale,dell’anca,delle ginocchia